l'impatto del riposo sul bruxismo

Bruxismo: una parola insolita per un disturbo che insolito non è, anzi. Si stima che gli italiani affetti da bruxismo, tra adulti e bambini, possano essere fino a 18 milioni, un numero piuttosto impressionante considerando che sono in pochissimi a conoscerlo e ancora meno a saperlo riconoscere.

In questo articolo proviamo anche a darvi alcuni consigli su come combatterlo, alcuni rimedi “classici” e altri più originali, testati dalla nostra esperienza di esperti del riposo.

Che cos’è il bruxismo?

Il termine bruxismo deriva dal Greco βρύχω, letteralmente “digrignamento dei denti” e indica una condizione in cui si digrignano i denti, sfregando l’arcata superiore contro l’inferiore o stringendo con forza le mascelle.

Il bruxismo è una condizione abbastanza frequente che dipende dall’involontaria contrazione dei muscoli della masticazione. Questo fenomeno è considerato un’attività anomala che non ha nessuno scopo utile per il nostro organismo, una cosa che la medicina chiama parafunzione.

Come riconoscere il bruxismo?

 Esattamente come per le apnee notturne, di cui abbiamo parlato qui, non è semplice accorgersi di soffrire di bruxismo in modo autonomo. Spesso a farcelo notare è chi dorme insieme a noi, sentendo il rumore sordo provocato dal digrignare dei denti. Nel caso in cui invece si tratti di bruxismo silenzioso – quando cioè chi ne soffre si limita a serrare con forza le mascelle – bisogna fare attenzione ad altri possibili campanelli d’allarme quali risvegli ripetuti durante il sonno, spossatezza al risveglio, frequenti dolori a collo e spalle o cefalee di tipo tensivo.

Quali sono i sintomi?

 I sintomi più evidenti riguardano la condizione dei denti e più in generale la salute della bocca: il digrignamento continuo e progressivo causa lesioni e usura dello smalto dentale, aumento della sensibilità a caldo e freddo, difficoltà ad aprire la bocca o durante la masticazione. Per questo è generalmente il nostro dentista, durante una visita di routine o una seduta di igiene dentale, a notarli e a segnalarci il problema.

A questa prima diagnosi possono seguire ulteriori esami di approfondimento come una radiografia ortopanoramica, per verificare che non ci siano problemi nell’allineamento delle arcate dentarie, e una polisonnografia: un esame specialistico eseguito da un esperto di igiene del sonno per esaminare l’andamento del risposo notturno.

Quali sono le cause?

 Proprio perché le cause del bruxismo possono essere molteplici e sono ancora piuttosto incerte, la maggior parte degli studi scientifici preferisce il termine “fattori”. Questi fattori possono essere sia di tipo psicologico, come ansia, stress, traumi emotivi o disturbi del sonno, sia di tipo fisico, come una malocclusione delle arcate dentarie o più di rado una risposta dei muscoli delle mascelle a un disturbo neurologico.

Sembra che invece il bruxismo dei bambini possa essere un meccanismo di difesa, un tentativo di alleviare il dolore di una brutta otite o di un mal di denti.

Come prevenire il bruxismo di giorno…

Abbiamo capito che il bruxismo è la manifestazione inconscia di uno stato di malessere generale, un segnale di attenzione che il nostro corpo ci manda per dirci “Ehi, puoi migliorare!” quindi ciò che possiamo fare per aiutarlo è innanzitutto ascoltarlo.

Se siamo stressati cerchiamo di rilassarci. Non è semplice è vero, ma è fattibile. Lavorare sulla qualità della nostra vita, diurna e notturna, è fatto di piccoli ma significativi passi. Magari un impegno in meno e un momento di svago in più, un buon libro, una bella serata in compagnia, un bagno caldo… insomma un po’ meno doveri e un po’ più piaceri.

Anche l’attività fisica può essere d’aiuto, non serve che sia eccezionale, basta un po’ di yoga o una bella passeggiata per cominciare. E regaliamoci quel massaggio dall’osteopata una volta tanto. La nostra postura, compresa quella della mascella, ringrazierà.

… e di notte

 A chi soffre di Bruxismo spesso i dentisti “prescrivono” un bite: un paradenti in plastica trasparente da indossare durante la notte per proteggere i nostri denti e dissuaderci dallo sfregamento. Ma il bite non interviene alla radice del problema. Se soffriamo di bruxismo, dobbiamo intervenire anche sulla qualità stessa del nostro riposo. Come? Dormendo in un ambiente più confortevole, con un materasso adeguato e soprattutto con un cuscino “all’altezza”.

Lo possiamo dire a gran voce perché diversi nostri clienti che soffrono o soffrivano di bruxismo in varie forme sono riusciti a migliorare la situazione con un cuscino su misura Nightingold.

Perché avere un cuscino della giusta altezza ti permette di ridurre la pressione sulla mascella e sul collo e riduce anche il continuo cambio di posizione. Non è la soluzione definitiva ma è un grande aiuto, non parliamo di cura ma sicuramente è uno strumento che può tenere il bruxismo sotto controllo.